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C.A.D. VEDOLTRE

 Autonomia della persona disabile nei contesti di vita, socialità e lavoro

C.A.D. VedOltre

La Cooperativa sociale CLGEnsemble gestisce il CAD VedOltre per persone disabili e psichiatriche adulte. Propone laboratori di attività musicale a carattere musicoterapico e manuale, autonomia della persona disabile nei contesti di vita, socialità e lavoro.

Il CAD VedOltre opera all’interno di una struttura di 130m2 situata nel comprensorio dell’ex fornace di via Gerbido nel comune di Chivasso. Il centro è stato interamente ristrutturato.
La vocazione prevalente si fonda sulla continua definizione di un contesto relazionale in grado di riconoscere sia le potenzialità espressive che operative dell’ospite, sviluppando percorsi e obbiettivi a carattere riabilitativo, partendo necessariamente dalle condizioni cognitive ed esistenziali che il singolo ospite e l’insieme del gruppo stabiliscono nel tempo. Peculiarità delle iniziative è il raccordo in rete con interventi pluridisciplinari di altri enti o istituzioni in contesti di normalità.

La quantificazione degli interventi viene definita in sede di UVH o CTD.

Può prevedersi un incentivo economico ed inoltre, nel caso di vendite o commesse dei manufatti realizzati, una quota del ricavato deve essere ripartita tra gli ospiti frequentanti.
Per avere informazioni riguardo la carta del servizio clicca qui.
Per leggere lo
statuto della cooperativa clicca qui

Con l’invisibile e fondamentale aiuto dell’educatore e musicista Dario Bruna ho avuto modo di provare un’esperienza positiva e felice sotto tutti gli aspetti, non soltanto dal punto di vista relazionale, ma anche dal lato artistico (senza virgolette, pur trattandosi di musicisti dilettanti). Questi ragazzi possiedono un’umanità che noi “normali” spesso dimentichiamo.

Domenico Caliri

Lavori manuali

La cooperativa CLGensemble svolge attività nel sociale a carattere riabilitativo, educativo dando importanza ai processi relazionali che costituiscono la presa in carico e le potenzialità dell’ospite.

Il laboratorio di manualità incontra questa necessità all’interno della relazione che si crea tra operatore, ospite ed oggetto costruito.

All’interno del centro di attività diurne di Falchera è presente una zona dedicata ai lavori manuali e alla falegnameria. Sono presenti differenti macchinari specifici che possono essere utilizzati per realizzare oggetti diversi, in legno e non solo. Il setting si presenta come l’ambiente ideale per la lavorazione di oggetti, costruzione di mobili, taglio del legno.

All’interno del laboratorio manuale sono stati ampliati i progetti legati alla falegnameria e alla costruzione di oggetti. Durante l’ultimo anno sono stati costruiti alcuni oggetti presenti all’interno della struttura e il gruppo ha iniziato a costruire un plastico in legno della struttura.

Laboratorio sonoro

Attraverso il concetto di setting/azione il laboratorio elabora progetti di ricerca educativa e musicale, nei quali la riqualificazione della testimonianza di ciascun ospite disabile del CAD è posta al centro dell’esperienza progettuale, mentre l’integrazione sociale e culturale nel territorio di riferimento ne caratterizzano i percorsi e gli esiti.

Ogni progetto si caratterizza per le diverse peculiarità dei suoi protagonisti e per il loro background socio-culturale; integra in un percorso comune soggetti, gruppi, enti e istituzioni che concorrono alla sua realizzazione .Le attività del laboratorio si articolano in tre aree di ricerca distinte ma integrate metodologicamente.

Ogni area di ricerca interagisce, al fine di promuovere una circolarità virtuosa, cercando di favorire l’integrazione relazionale tra le persone e la conseguente realizzazione dei progetti dall’interno all’esterno del laboratorio.

Educazione motoria

Tramite l’apprendimento di pratiche ginniche, regole e strategie di sport tradizionali e l’adattamento delle stesse l’obbiettivo è quello di sviluppare uno stile di vita improntato al movimento per cercare di rispettare il più possibile le linee guida dell’OMS, che implicano lo svolgimento nella settimana di 150 minuti di attività aerobica d’intensità moderata oppure un minimo di 75 minuti di attività vigorosa.

Le varie organizzazioni che promuovono l’attività fisica nel sociale utilizzano prettamente sport di gruppo per sviluppare integrazione e socialità, pratiche condivise ed adottate dal nostro progetto, ma non come attività prevalente, in quanto la volontà di andare verso le potenzialità dell’utenza possono prevedere l’uso di metodologie didattici e setting di lavoro differenti.

L’utenza presa in esame, soggetta a disabilità cognitiva, mostra in grande frequenza problematiche secondarie come obesità, ipertensione, scarsa deambulazione, non strettamente collegate alla patologia prevalente ma che possono compromettere ulteriormente lo stato di salute della persona.

L’operatore, laureato in scienze motorie, in seguito ad osservazioni fisiche e comportamentali andrà a organizzare sedute di lavoro congrue alle risorse dell’utenza.